L’Occidente per assurdo

di Salvatore Fiorentino © 2022

Uno dei modi per dimostrare una tesi è il procedimento per assurdo, ponendo ipotesi inverosimili che conducono a conclusioni da scartare ed infine restando sul tavolo ciò che si voleva provare. A meno di non verificare che l’ipotesi data per assurdo sia quella che resiste alla fine. Ma perché le ipotesi “assurde” – che affiorano sempre più a causa della possibilità data a tutti di pubblicare il proprio pensiero grazie ai sistemi di comunicazione attuali (fatto di cui a dolersi fu, in modo stizzito, un erudito frustrato come Umberto Eco) – destano così tanta preoccupazione nei commentatori del “mainstream”, ossia nell’ “establishment”? Perché condurre campagne censorie e repressive anche violente contro le presunte “fake news” e i “complottisti” di ogni genere e specie? Perché forse si teme che tra tante sciocchezze rilasciate in libertà vi possano essere esplosive verità che non vanno rese note dato che potrebbero aprire una crepa nel pavido sistema di potere dominante?

Ecco che allora si spiega l’accanimento feroce contro un signore, Julian Assange, poco più che un illustre sconosciuto sino a quando non aveva pubblicato notizie quanto mai scomode per i padroni del cosiddetto “Occidente”, gli USA, e da questi ultimi difatti dipinto come il principale pericolo pubblico planetario, per cui aprire le porte della galera per sempre, confidando in un provvidenziale “suicidio”. Ma cosa è mai questo “Occidente”, tanto declamato come esemplare di superiorità democratica e morale, fautore di progresso e sviluppo economico, tutore dei diritti e guardiano se non gendarme dell’ordine mondiale? Ma è proprio vero che il suo sistema socio-economico, oggi basato sull’iper-liberismo, sia quello migliore per garantire una dignitosa esistenza a tutte le persone che sono soggette al suo governo? Oppure è vero il contrario? Eppure c’è una parte maggioritaria del globo, Cina e Russia in primo luogo, che la pensa diversamente, che rifiuta questa visione.

E qui si fa strada l’assurdo, ossia che la verità di questo “Occidente” sia niente altro che una gigantesca finzione, volta ad affermare a qualunque costo e con ogni mezzo la sua superiorità sull’altra faccia del mondo, erigendo muri invece che confrontarsi e gettare i ponti per una collaborazione pacifica. Una finzione che potremmo definire “holliwoodiana”, che secondo le più ardite tesi “complottiste” origina nel “falso” allunaggio del 20 luglio 1969, quello celeberimmo del primo uomo sulla Luna, per proseguire con il “falso” attentato alle Torri Gemelle del 11 settembre 2001 sino ad arrivare, in tempi più recenti, alla “falsa” pandemia da Covid-19 e alla guerra in Ucraina, dove realtà e fiction si confondono in modo ormai indistinguibile. Tuttavia, che il SARS-CoV-2 sia stato creato in un laboratorio americano di massima sicurezza in territorio cinese e da lì misteriosamente sfuggito è oggi un’ipotesi ritenuta più che verosimile anche dai media “ufficiali”.

E cosa si potrebbe concepire di più temibile che un virus altamente contagioso e letale per colpire un popolo di quasi 1,5 miliardi che si è urbanizzato ad una velocità mai vista sul pianeta Terra, raggiungendo nel 2020 un valore che sfiora il 70% e la cui crescita economica fa impallidire quella dell’esangue Occidente, USA in primis? Un virus, peraltro, che giustificherebbe la sospensione della democrazia proprio in quello stesso “Occidente”, ormai insostenibile per competere con i paesi emergenti che minacciano di sovvertire la leadership della patria a stelle e striscie, che dal dopoguerra ad oggi ha inteso creare un’Europa funzionale alle proprie esigenze, non certo per quelle dei cittadini che la abitano. Ed ecco che la repentina ed incomprensibile ritirata americana dall’Afghanistan acquista un senso nella prospettiva della guerra in Ucraina, dove un popolo inerme viene sacrificato – così come indirettamente i popoli europei – nell’esclusivo interesse degli USA.

Certo, l’epopea holliwoodiana ha instillato nell’opinione pubblica occidentale la convinzione che gli “americani” siano i buoni mentre i sovietici (oggi russi) i cattivi, essendo i primi ritenuti quali liberatori dell’Europa dal nazifascismo nonché portatori della democrazia e del benessere. Eppure non molti sanno che il “Piano Marshall”, quello degli aiuti economici per la ripresa economica del Vecchio continente, fu interamente gestito dalla CIA per scopi geopolitici, e di cui il maggior risultato è la disseminazione nel suolo europeo di basi ed installazioni militari USA. Ma, soprattutto, chi oggi ricorda la triste contabilità dei soldati e dei civili morti nel secondo conflitto mondiale per sconfiggere Hitler e i suoi alleati? Ebbene, gli USA persero 220.000 soldati e nessun civile, mentre l’Unione Sovietica sacrificò 13.600.000 soldati e 8.000.000 civili, versando più sangue di tutti gli altri messi insieme per la causa “europea”. E in Italia ci furono anche 5000 partigiani sovietici a combattere per la libertà. C.v.d.

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